Decreto ingiuntivo: si puo ottenere se il cliente non paga la fattura al fornitore

 

decreto ingiuntivoCaratteristiche, tempistiche e costi del decreto ingiuntivo

Il decreto ingiuntivo è una delle modalità più usuali di recupero crediti.

Frequentemente nella pratica commerciale tra fornitori e clienti accade che colui che abbia ricevuto della merce dal cosiddetto “grossista” non paghi puntualmente la fattura di riferimento. In tal caso, si tratta, evidentemente, di un debitore insolvente, di fronte al quale il fornitore si trova nella necessità di recuperare il proprio credito.

Sostanzialmente, l’imprenditore, con in mano la fattura insoluta, deve convincere il debitore a pagare. Se non riesce in questo intento con le buone maniere, non gli resta che ricorrere alle vie legali. In tal senso, si può ottenere un decreto ingiuntivo per costringere il cliente a versare il dovuto.

Definizione

La legge dice che se si è creditore di una somma di denaro (il corrispettivo della merce consegnata) e si ha la prova scritta di tale credito (ad esempio, la fattura, la prova di trasporto e di consegna della beni forniti) si può ottenere un decreto ingiuntivo a carico della parte inadempiente (il cliente che non ha pagato). In pratica, a seguito di un ricorso, preparato e depositato dal proprio avvocato, il creditore ottiene dal giudice competente (giudice di pace o tribunale, a seconda del valore della fattura), un provvedimento giudiziale con il quale è ordinato al debitore di pagare (così come avviene con una sentenza).

Tempistiche di emissione

La legge afferma che se sussistono le condizioni per ottenere in decreto ingiuntivo, il giudice investito della questione deve emetterlo entro trenta giorni. Ciò dimostra che il fornitore, in un lasso di tempo alquanto breve (soprattutto se lo si raffronta con i tempi necessari per avere una sentenza in un procedimento ordinario) può avere un provvedimento di un giudice con il quale si ordina al debitore di saldare il dovuto. Si tratta, pertanto, di dare il mandato al proprio avvocato e di preparare e depositare il ricorso, insieme ai documenti probatori; nel giro di poche settimane sarà possibile avere il decreto ingiuntivo.

Tempistiche di pagamento

Il debitore ha quaranta giorni di tempo per pagare le somme indicate nel decreto ingiuntivo (il debito principale, gli interessi, se dovuti e richiesti, le spese del procedimento): tale termine comincia a partire dalla data in cui egli ha ricevuto la notifica del provvedimento del giudice. Se nel lasso di tempo appena indicato, il debitore non versa alcunché e neanche fa opposizione al decreto ingiuntivo, quest’ultimo diventa un titolo esecutivo a tutti gli effetti. In altri termini, con un decreto ingiuntivo definitivamente esecutivo è possibile avviare l’esecuzione forzata nei confronti del cliente insolvente (ad esempio, facendo un pignoramento presso terzi, cioè presso la banca del debitore).

Esecuzione

A tal proposito è bene precisare che, in alcuni casi, il decreto ingiuntivo ottenuto è immediatamente esecutivo: ad esempio, questo avviene se il credito per cui si agisce è fondato su un assegno bancario o c’è pericolo di un grave pregiudizio nel ritardo (ad esempio, se il debitore versa in condizioni di dissesto). Ciò significa che il creditore, ottenuto il decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo, potrà pignorare il debitore senza attendere i quaranta giorni di norma o l’esito dell’eventuale opposizione proposta dal debitore.

Costi

Al momento del deposito del ricorso, bisogna versare il contributo unificato (cioè la tassa voluta dallo Stato) oltre al bollo (€ 27,00), se il credito per cui si agisce è superiore ad € 1.100,00. L’ammontare del contributo unificato varia a seconda del valore della fattura. Ad esempio, per un corrispettivo/merce di € 2.000,00 sarà necessario versare una tassa di € 49,00.

Alle spese anzidette si dovranno aggiungere gli onorari dell’avvocato. A tale riguardo, è bene farsi fare un preventivo scritto, prima dell’incarico, e ricordarsi che con il decreto ingiuntivo ottenuto il giudice ordinerà al debitore di pagare anche le spese legali, che, quindi, se tutto andrà bene, verranno recuperate.

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